Bre.Be.Mi. ed eco-mafia

da Liberazione di domenica 18 dicembre 2011

Bre.Be.Mi. ed eco-mafia

di Massimo Gatti

*capogruppo Lista un’Altra Provincia-Prc-Pdci alla Provincia di Milano

Gli arresti per tangenti e traffico illecito di rifiuti del vicepresidente del Consiglio regionale lombardo del Pdl, Franco Nicoli Cristiani, del coordinatore dello staff della direzione generale di Arpa Lombardia e di altre otto persone, hanno fatto emergere in tutta la sua evidenza un sistema di corruzione e malaffare che unisce pericolosamente la gestione e lo smaltimento dei rifiuti con la costruzione di nuove autostrade. In Lombardia siamo ormai innanzi ad una vera e propria cupola eco-mafiosa come giustamente denunciato dalle associazioni ambientaliste e dai comitati.
Ribadiamo la nostra piena fiducia nel lavoro della Magistratura e attendiamo gli esiti dell’inchiesta affinché si chiariscano tutti i dettagli della vicenda e si definiscano le responsabilità, ma, come abbiamo già detto in tutte le sedi è necessario fare chiarezza su cosa si vuol fare della Bre.Be.Mi. (autostrada Brescia Bergamo Milano) che, come confermano i primi riscontri delle indagini, sta diventando una discarica per rifiuti speciali e pericolosi.
Insieme ai Comitati, alle Associazioni e agli amministratori locali che non vogliono far finta di nulla, continuiamo a sostenere che la Bre.Be.Mi. vada fermata, così come vanno cancellate tutte le nuove autostrade a partire dalla Tem (Tangenziale Est Esterna Milano), società per la quale, già nel lontano 2005, proposi in Consiglio provinciale, purtroppo da solo e inascoltato, lo scioglimento.
Non a caso ci siamo battuti contro la deriva di una politica, purtroppo non solo del centrodestra, che ha privilegiato le autostrade anziché il trasporto e l’acqua pubblica e alle elezioni provinciali del 2009 abbiamo promosso una coalizione contrapposta al centrodestra e alternativa al centrosinistra corto di Penati.
Non abbiamo avuto bisogno di aspettare le indagini della Magistratura per impegnarci in una politica di reale cambiamento.
Poco credibile la posizione della Lega che a parole in questi ultimi giorni schiera qualche deputato contro la Tem solo perché non ha più alcuna responsabilità di governo.
E’ inaccettabile che a pagare per primi le conseguenze dell’irresponsabilità e del presunto malaffare di Nicoli Cristiani & Co. siano ora le maestranze che prestano la loro opera nei 34 chilometri
(su 49 totali) di cantiere della Bre.Be.Mi. che sono stati posti sottosequestro e che, purtroppo, sono ora costretti a subire la cassa integrazione.
Per salvaguardare e garantire il loro futuro e rilanciare l’occupazione occorre creare nuovi posti di lavoro attraverso un grande piano di manutenzione straordinaria delle strade e delle scuole e nel potenziamento del trasporto pubblico locale nonché nel riassetto idrogeologico del territorio.
I soldi pubblici vanno investiti nel trasporto pubblico e nella mobilità sostenibile, prima di tutto prolungando le metropolitane nell’hinterland milanese (la M2 verso Vimercate e la M3 verso Paullo) e poi interrando la SP Rho-Monza, anziché sprecarli in progetti faraonici che ingrassano gli speculatori e il malaffare devastando il territorio lombardo, i parchi e l’agricoltura, mettendo in grave pericolo la salute dei cittadini.
E’ paradossale ed irresponsabile che in questi momenti l’unica preoccupazione del Presidente della Provincia Podestà sia quella di riempire le poltrone del cda della controllata Serravalle di suoi fidi collaboratori con l’unico fine di privatizzare.
I casi di denunciata corruzione e di infiltrazione delle mafie nel sistema milanese e lombardo ormai non sono più eccezioni. Occorre un netto cambio di rotta per ricostruire la classe dirigente lombarda che deve iniziare mandando a casa Formigoni e Compagnia.

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