Trasporto pubblico locale, MOVIBUS a rischio collasso. Massimo Gatti: “La Provincia faccia la sua parte! Grave l’assenza di De Nicola, mentre Podestà viaggia a Shangai”

Milano, 27 ottobre 2010. La Commissione provinciale mobilità e trasporti si è riunita nella mattinata di oggi per discutere un unico punto all’ordine del giorno: le problematiche dell’Azienda MOVIBUS, gestore del trasporto pubblico su gomma nel lotto 6 (ovest) della Provincia di Milano. MOVIBUS è nata dalla aggregazione dei servizi e delle risorse di STIE spa, ATM spa ed ATINOM spa e, dal 2008, gestisce 28 linee interurbane in circa cinquanta Comuni a ovest di Milano dell’area Legnanese, Magentina e di Busto Garolfo, in Milano ai capilinea di Piazza Cadorna, Molino Dorino e Lotto, con una percorrenza annua che ammonta a circa 6 milioni e 780 mila bus-km.

Il capogruppo in Provincia di Milano per Lista civica un’Altra Provincia-PRC-PdCI, Massimo Gatti, intervenendo nel corso della Commissione ha dichiarato:

“Il Presidente della Giunta e i suoi Assessori, anziché girare nei Comuni della Provincia a sproloquiare di nuove autostrade e nuovi inceneritori, pensino, piuttosto, a garantire il trasporto pubblico alle migliaia di pendolari del nostro territorio. Il trasporto pubblico su gomma in provincia di Milano sta collassando definitivamente sotto i colpi della scure tremontiana della Finanziaria governativa nella completa immobilità di PDL e Lega Nord al governo anche in Regione, Provincia e città di Milano. 314 milioni di euro in meno di trasferimenti dallo Stato al trasporto pubblico locale, almeno 200 dei quali riguarderanno il trasporto su gomma che da gennaio rischia di restare in ginocchio. Nel frattempo il Podestà è a Shangai per l’ennesimo e inutile viaggio pro-Expo.

Dopo il caso di SILA, con i carabinieri che su ordine del Tribunale hanno impedito (il 16 e 17 ottobre u.s.) ai bus di uscire dai depositi, ora è MOVIBUS che rischia il fallimento se la Provincia di Milano e gli altri enti locali non interverranno immediatamente. Altre situazioni di crisi dirompente si annunciano in altre zone della provincia, come per il caso dell’Atinom

I bilanci di MOVIBUS sono stati costantemente in perdita: quasi un milione di euro di deficit a fine 2008 e oltre 3,7 milioni del 2009. A luglio l’azienda ha poi ridotto il capitale sociale dagli 8,2 milioni di euro agli attuali 2, ma senza alcun risultato positivo per il rilancio dell’azienda.

A repentaglio ora ci sono i posti di lavoro dei dipendenti oltre che la regolare erogazione del servizio per migliaia di pendolari. Il servizio pubblico va salvaguardato e rilanciato, fatta salva la verifica delle responsabilità soggettive e aziendali.

È ora che PDL e Lega Nord la smettano di cianciare di federalismo fingendo di destinare risorse alle regioni quando, in realtà, tagliano i fondi agli enti locali mettendo KO i servizi ai cittadini.

La Provincia non può stare a guardare! Deve intervenire al più presto presso MOVIBUS, i comuni dell’Ovest e soprattutto verso Regione Lombardia per ricercare soluzioni tariffarie che non danneggino economicamente gli utenti del servizio pubblico, scongiurando aumenti dei costi di biglietti e abbonamenti per i pendolari e garantendo una continuazione del servizio!”

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